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Consulenza psicologica e psicoterapia

Consulenza psicologica e psicodiagnosi

La consulenza psicologica è un processo di valutazione del disagio portato dalla persona che consiste nella formulazione di ipotesi di sviluppo e mantenimento della situazione problematica al fine di sviluppare un progetto terapeutico specifico.

L’intervento si realizza con un numero definito di incontri e termina con una restituzione.

Lo strumento per realizzarla è il colloquio clinico.

In alcuni casi la consulenza psicologica può essere affiancata da un intervento di valutazione psicodiagnostica che consiste nella somministrazione di strumenti, standardizzati, quali test proiettivi, intellettivi, di personalità o modalità di osservazione specifica, per valutare il funzionamento globale della persona.

La consulenza psicologica e la psicodiagnosi sono rivolte a bambini, adolescenti e adulti.

Psicoterapia per gli adolescenti

L’adolescenza è un periodo della vita specifico, con caratteristiche, dinamiche e difese proprie che è contraddistinto da profonde trasformazione sul piano biologico, psichico, relazionale e sociale. È in questa età che si pongono le basi della vita futura dell’individuo in un continuo processo di elaborazione delle nuove potenzialità con la propria storia passata, di integrazione mente-corpo e di ricerca di senso rispetto alle prospettive future. Per questo tale periodo porta in sé un grande potenziale creativo.

L’adolescenza, quindi, è un processo psichico, che viene mosso dalla pubertà ma che risente delle influenze sociali e culturali.

In questo complesso periodo esistenziale è sovente che si presentino delle crisi o dei disagi che possono prendere la forma di difficoltà scolastiche, difficoltà a relazionarsi con i pari, non accettazione del proprio corpo fino a giungere a situazioni più complesse come i ritiri sociali, depressioni, dipendenze o disturbi alimentari, o altro.

L’Associazione si occupa di prendersi cura del disagio dell’adolescente e di sostenerlo nel delicato processo identitario e di investimento sul sè.
Il percorso terapeutico può prevedere un setting individuale o un setting di gruppo.

L’intervento di cura sull’adolescente prevede l’incontro con i genitori e la proposta di un percorso parallelo di sostegno alla genitorialità.

Psicoterapia per gli adulti
L’ intervento psicologico è rivolto a una larga fascia di età della popolazione che va dalla giovinezza, alla maturità fino alla terza età.

Per tale motivo la clinica dell’adulto può abbracciare un’ampia varietà di disagi che possono riguardare situazioni di crisi legate al ciclo di vita fino a veri e propri disturbi psicopatologici.

Gli incontri di psicoterapia non hanno un numero definito a priori.

Le modalità in cui si realizza possono prevedere:

  1. Psicoterapia individuale;
  2. Psicoterapia di coppia;
  3. Psicoterapia di gruppo.
Psicoterapia per il bambino
In questa area ci si occupa delle problematiche psicologiche dell’età evolutiva.

Presupposto dell’intervento è il coinvolgimento dei genitori e delle figure di riferimento nella vita del bambino. Aspetto importante del percorso riguarda l’integrazione dell’intervento con i contributi che possono giungere dal contesto sociale, quale scuola, attività extra scolastiche e servizi del territorio.

Il percorso terapeutico consta di incontri di gioco individuali o di gruppo con il bambino e incontri periodici con i genitori, a cui può essere affiancato un intervento di sostegno al ruolo genitoriale.

Psicoterapia per la famiglia
La psicoterapia sistemico familiare è un modello clinico e di intervento che, lavorando con l’intero sistema familiare e sul contesto di appartenenza, è finalizzato ad aiutare i componenti di una famiglia a trovare equilibri di vita nuovi e più soddisfacenti.

La famiglia, infatti, oltre ad assolvere una funzione di matrice identitaria, è anche il luogo in cui i suoi componenti ricevono il sostegno per affrontare i cambiamenti imposti dalle fasi del ciclo vitale. Per questi motivi la famiglia deve quindi adattarsi a continui mutamenti interni ed esterni tipici delle fasi evolutive, come esempio la nascita di un figlio o lo svincolo di un adolescente, o da eventi imprevedibili, quali una separazione o la morte di un familiare.

Se il nucleo non è in grado di ri-negoziare le proprie regole rispetto all’emergere di nuove esigenze, il cambiamento può essere vissuto come un momento particolarmente critico che può generare la comparsa di manifestazioni patologiche in uno o più dei suoi componenti.

Partendo dal presupposto che il disagio manifestato dal singolo rappresenta un segnale di sofferenza dell’intera famiglia, la terapia familiare si fonda, in ultima istanza, sull’idea che ciascuno abbia in sé delle potenzialità e delle risorse che, una volta portate alla luce, possono contribuire al benessere non solo del singolo ma di tutto il nucleo familiare.